Il mestiere in orchestra prevede anche il sapersi adattare velocemente agli innumerevoli condizionamenti imposti dalle diverse acustiche e frequenti variabili situazioni imprevedibili, che di volta in volta si trovano.

Spesso si prova in comodi auditorium e poi si parte in tour per concerti ogni sera in luoghi diversi, con acustiche differenti: teatri, chiese, immense basiliche con riverbero e ritardo del suono, cortili, saloni, piazze dispersive …

Talvolta le acustiche sono così belle che il concerto diventa l ’occasione per migliorare la comprensione del brano musicale che si interpreta, altre volte bisogna persino accontentarsi di solo immaginare l ’effetto che si produce, perchè veramente non ci sente bene tra le varie sezioni.

Inoltre vi sono: l ’avvicendarsi dei diversi direttori, solisti, cantanti e cori, le improvvise sostituzioni di prime parti poco prima dei concerti, le diverse temperature climatiche, i diversi allestimenti …anche le diverse risposte del pubblico incidono.
E ’la volontà dei musicisti e la capacità di leadership del direttore a pilotare questi necessari adattamenti: sfruttando artisticamente al meglio le sempre nuove opportunità che gli ambienti e le situazioni portano con sé.